Wikipedia alla Fondazione Mach: mele, viti e information literacy

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 “Scrivere in Wikipedia è stato come aprire un libro del quale si pensava di conoscere bene la storia avendo letto solamente la recensione”

Appena qualche mese dopo l’avvio del progetto Wiki VEZ alla biblioteca di Mestre, mi è capitato di seguire un altro piccolo progetto, questa volta in Trentino, presso l’Istituto agrario di San Michele all’Adige. In questo caso si è trattato di un progetto per così dire intensivo, un lavoro fatto con una sola classe scolastica, su una o poco più voci di Wikipedia, ma in profondità, ovvero con la collaborazione stretta sia di una insegnante dell’istituto, sia della biblioteca.

L’Istituto agrario di San Michele è in un certo senso un luogo privilegiato: fa parte di una fondazione, la Edmund Mach, che si occupa del settore agroalimentare della zona, ma anche di ricerca e di trasferimento tecnologico. Si trova quindi in un contesto più ricco di quello di molte altre scuole, beneficiando ad esempio di una biblioteca specialistica molto ben fornita.

L’Istituto ha anche una storia. Esiste infatti dal 1874 e ha attraversato tutte le alterne fasi di un territorio in bilico fra impero austro-ungarico, regno d’Italia, stato italiano e provincia autonoma. Ha ospitato ricercatori illustri, o meno illustri ma importanti abbastanza da apparire di tanto in tanto sulle vostre tavole (sapete da chi prende il nome il Rebo?). È parso quindi piuttosto naturale dedicare un lavoro di information literacy svolto in collaborazione fra biblioteca e scuola alla storia dell’Istituto e ai suoi personaggi principali. E per farlo si è scelto come strumento Wikipedia.

L’attuale voce dedicata all’Istituto è il risultato del lavoro collettivo che, grazie a un progetto specifico, gli studenti hanno svolto sulla base delle fonti fornite dalla biblioteca, seguiti dalla loro insegnante e da me, che in qualche ora presso la loro scuola e con un po’ di lavoro da remoto li ho aiutati a dare forma alla voce secondo i criteri contenutistici e stilistici dell’enciclopedia. Ora la voce è online, nata dalla costola di una preesistente voce dedicata alla Fondazione Mach e a disposizione di tutti per essere letta e migliorata.

Dopo questa esperienza, che a me ha divertito tantissimo, anche perché quella classe di ragazzi tutti maschi che studiano viticoltura non mi ha affatto sbranata viva come temevo ;-) mi è sembrato che potesse essere utile farne parlare direttamente chi ne era stato il maggiore protagonista e ho messo giù alcune domande da rivolgere agli studenti, alla bibliotecaria, Alessandra Lucianer e all’insegnante, Milena Maines. Con un po’ di ritardo, ecco le risposte a questa piccola quasi-intervista, che pubblico qui con un doveroso ringraziamento a tutti coloro che hanno sostenuto e partecipato al progetto, compresi chi mi ha reso “creatore di utenze” per il tempo necessario a creare account per tutti i ragazzi, chi mi ha aiutato a districarmi fra i diritti delle immagini, e tutti coloro che lavorano, come sempre, dietro le quinte dell’enciclopedia.

Ecco la voce dei ragazzi:

1. Come è stato presentato il progetto?
Il progetto è stato presentato dalla nostra insegnante di italiano Milena Maines e dalla bibliotecaria Alessandra Lucianer raccogliendo l‘occasione del 140° anno dalla fondazione dell’Istituto. È stato presentato in modo esauriante e dettagliato, cosicché noi sapessimo ciò che ci aspettava. In seguito abbiamo partecipato ad un incontro con la wikipediana Virginia Gentilini che ci ha supportato ulteriormente nel capire il funzionamento dell’enciclopedia informatica.

2. Come descrivereste il lavoro fatto?
Il lavoro fatto è stato molto impegnativo ma meno complicato rispetto alle nostre aspettative. È stato molto utile per comprendere come usufruire delle informazioni presenti in Wikipedia, ha richiesto però molto tempo, soprattutto nel lavoro di ricerca e di sintesi delle informazioni, ma questo tempo è servito per imparare a collaborare come classe, imparare nuove cose sul passato della nostra scuola e in conclusione, ci ha donato una grande soddisfazione.

3. Che cosa vi aspettavate?
Ricercare e raccogliere informazioni è stato più difficile e dispendioso di ciò che ci aspettavamo, ma veder “comparire” il lavoro terminato su Wikipedia è stata una grande soddisfazione che ha ripagato tutte le nostre fatiche. Pensavamo che produrre un testo in Wikipedia fosse più complicato e noioso, ma la collaborazione tra noi ha reso il tutto più semplice e più divertente.

4. La formazione è stata sufficiente? O si poteva fare di più?
La formazione è stata sufficiente e indispensabile. Vorremmo ringraziare le bibliotecarie, Virginia e la professoressa Maines, perchè senza di loro sarebbe stato impossibile completare il progetto per il quale la classe ha rimostrato grande impegno lavorande bene.

5. Avete scoperto e imparato cose nuove?
Abbiamo imparato molte cose nuove ed utili in ambito scolastico, come ricercare e selezionare le informazioni più importanti nei testi, e ad utilizzare Wikipedia e il suo contenuto rispettando anche la legge del copyright. Scrivere in Wikipedia è stato come aprire un libro del quale si pensava di conoscere bene la storia avendo letto solamente la recensione: grazie a questo progetto abbiamo potuto veramente scoprire cosa c’è dietro questa enciclopedia.

6. Quali sono state le difficoltà maggiori?
La cosa più difficile è stata lavorare in gruppo per cercare le informazioni sui libri, incrociare le informazioni e produrre un testo oggettivo.

7. Qual è stata la cosa più soddisfacente?
La cosa più soddisfacente è stata sicuramente vedere il progetto terminato in Wikipedia, e poter finalmente dire “questo lo abbiamo fatto noi”, vedendo ripagate tutte le nostre fatiche. È stato inoltre soddisfacente essere i primi a scrivere la storia dell’Istituto su Wikipedia, presentarlo ai professori e agli ospiti durante la giornata delle Porte Aperte dell’istituto ricevendo molti complimenti.

8. Pensate di continuare a lavorare in Wikipedia?
Sì, l’anno prossimo seguiremo l’evoluzione del progetto riguardante la storia dell’istituto inserendo nuove voci e schede tecniche. Alcuni di noi hanno già iniziato a lavorare a diversi progetti.
Grazie a questo lavoro abbiamo imparato l’utilità di wikipedia.

Ed ecco invece la voce della biblioteca:

1. Come è nata l’idea di questo progetto?
L’idea è nata in biblioteca, come naturale sviluppo dei percorsi di alfabetizzazione informativa che, ormai da alcuni anni, organizziamo per le classi del triennio.
Nel maggio del 2013, inoltre, avevamo conosciuto il progetto GLAM e le attività di Wikipedia con le biblioteche in un seminario con Susanna Giaccai, organizzato dall’AIB Trentino Alto Adige.
Programmando le attività per il nuovo anno scolastico, eravamo alla ricerca di un’attività che potesse suscitare un maggior interesse nei ragazzi e motivarli nell’attività di ricerca bibliografica, ben più dei consueti esercizi quali “in catalogo trova il libro su… o le opere di…” . A questo si doveva aggiungere l’acquisizione di una maggior consapevolezza e responsabilità nell’utilizzo delle informazioni, attraverso la redazione di brevi testi senza ricorrere al tanto praticato copia/incolla, ma rielaborando in modo personale le informazioni e corredandole correttamente delle fonti consultate.
Le norme redazionali di Wikipedia, i famosi 5 pilastri, rispondono perfettamente a queste esigenze, mentre speravamo che la proposta di scrivere per il web potesse costituire uno stimolo interessante.
La ricorrenza dei 140 anni di fondazione del nostro Istituto prevista nel 2014, ha offerto l’occasione per cimentarsi nella creazione di una voce mancante in Wikipedia, quella – appunto – sulla storia dell’Istituto.

2. Come lo descrivereste in breve e quali obiettivi vi siete poste?
Il progetto aveva due obiettivi: da un lato favorire l’acquisizione da parte degli studenti di competenze informative di base, tramite esercizi guidati di ricerca bibliografica; dall’altro utilizzare responsabilmente le informazioni, rielaborandole nel rispetto della legge sul diritto d’autore e, insieme, sperimentandosi nella scrittura di tipo tecnico-scientifico, per la redazione di brevi testi.
La proposta ha trovato l’adesione della prof.ssa Milena Maines con la classe IIIA VE, cui si sono aggiunti alcuni studenti delle classi IVA VE e VI S che hanno prodotto singoli approfondimenti di voci di ambito viticolo-enologico.
Il 28 novembre 2013 abbiamo presentato il progetto alla classe, condividendo tempi di realizzazione e obiettivi; inoltre abbiamo cominciato a esplorare Wikipedia, selezionando alcune voci di qualità per esaminarne le caratteristiche, leggendo le indicazioni per la redazione dei testi (aspetto che forse preoccupava maggiormente gli studenti) e curiosando nelle pagine dedicate al progetto Coordinamento Scuole.
In attesa di conoscere la nostra editor wikipediana, nelle settimane successive la prof.ssa Maines curava la stesura dell’indice della voce, mentre in biblioteca si selezionavano i documenti da utilizzare. Sono state così recuperati dal fondo storico le relazioni sull’attività dell’Istituto nei primi decenni, i programmi scolastici, i rendiconti dell’attività sperimentale, la produzione scientifica degli sperimentatori e altre pubblicazioni edite tra fine Ottocento e metà del ‘900.
All’inizio di febbraio un incontro è stato dedicato alla suddivisione degli argomenti tra gli studenti che, a coppie, hanno iniziato a consultare i materiali e a verificare le informazioni disponibili; l’impegno era di consultare almeno due documenti ciascuno, facendo sintesi delle informazioni recuperate. Il lavoro è poi proseguito per alcuni giovedì in biblioteca.
Il 21 febbraio la classe ha avuto l’opportunità di incontrare un testimone della storia dell’Istituto nella seconda metà del XX secolo, il prof. Sergio Ferrari, già docente di patologia vegetale, divulgatore scientifico e giornalista specializzato. È stata un’occasione preziosa per acquisire uno sguardo d’insieme su una storia tanto complessa e articolata.
IL 27 febbraio, finalmente, abbiamo conosciuto Virginia Gentilini, la nostra editor wikipediana. Dopo una presentazione di Wikipedia alle due classi coinvolte nel progetto, il lavoro è continuato in aula di informatica con la registrazione dei partecipanti su Wikipedia e le prime prove di scrittura. Nelle settimane successive gli studenti, create le sandbox personali, hanno iniziato a inserire i testi, che sarebbero stati rivisti più volte per confluire nell’unica voce. L’aiuto in sede dell’insegnante e a distanza di Virginia sono stati fondamentali per armonizzare le varie parti e inserirle definitivamente nella scaletta predisposta. Le fonti sono state controllate e citate dagli studenti.
Ai primi di aprile, in prossimità della data di celebrazione del 140° anniversario, il lavoro è quasi completato: le voci Istituto agrario di S. Michele all’Adige e un suo grande sperimentatore, Rebo Rigotti, sono quasi definitive; ancora in bozza, invece, la biografia del direttore Enrico Avanzi.
L’11 aprile il lavoro è stato presentato in anteprima al dirigente scolastico, mentre il 13 e 14 aprile, all’interno delle giornate delle Porte aperte all’Istituto, gli studenti della III VE E si sono alternati in biblioteca per presentare il risultato al pubblico che visitava la Fondazione.

3. Gli obiettivi sono stati raggiunti? Pensate di replicare questa esperienza in futuro?
Certamente alcuni obiettivi sono stati raggiunti.
La maggior parte degli studenti si è messa in gioco con entusiasmo e serietà, collaborando in tutte le attività, dalla selezione e suddivisione dei materiali alla redazione dei testi e al loro inserimento in Wikipedia. Hanno scoperto l’esistenza dei documenti storici sui primi anni di vita dell’Istituto, ne hanno affrontato la lettura con vero interesse, e si sono messi alla prova nella scrittura, l’attività senza dubbio più impegnativa e difficile. Hanno compreso che cosa significhi rielaborare le informazioni per produrre un testo originale, documentare le proprie affermazioni, citare le fonti, nel rispetto del diritto d’autore.
Pensiamo senz’altro di riproporre questa esperienza, gli studenti hanno già manifestato il loro interesse e stiamo progettando l’attività per quest’anno.

4. Che cosa potrebbe essere migliorato?
Sicuramente la scelta dell’argomento o della voce da trattare.
Riassumere la storia dell’Istituto a partire dai documenti originali di fine Ottocento è stato faticoso. La storia dell’Istituto è complessa, lunga articolata, c’è abbondante documentazione storica, insieme a saggi più o meno recenti che ne riassumono le vicende; tuttavia, a volte, le fonti sono discordanti e la copertura tra le varie sezioni è risultata disomogenea. Probabilmente compilare una voce tecnica sarebbe stato più semplice.
Per quanto riguarda il ruolo della biblioteca dovrà essere migliorato il supporto alla ricerca di informazioni per quelle sezioni in cui i materiali sono più scarsi, collaborando, ad esempio, all’esame delle fonti secondarie.
Inoltre potrà essere migliorata la formazione alla ricerca dei documenti nell’opac da parte degli studenti, attività quest’anno piuttosto trascurata, a motivo del poco tempo a disposizione rispetto alla mole di lavoro d affrontare.
Infine sarebbe utile dedicare del tempo a migliorare/consolidare le tecniche di scrittura.

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