Visual Editor, la partecipazione e l’autonomia


Prendetevi cinque minuti e andate su una voce qualsiasi di Wikipedia, come ad esempio questa.

Voi sapete che il 99% di quello che sta scritto in Wikipedia può essere modificato, migliorato, riscritto, da voi come da da chiunque. Tutto come sempre allora? No, se avete preso la buona abitudine di guardare la pagina, anziché vederla scorrere via velocemente, noterete che la linguetta in alto per attivare la modifica si è sdoppiata in Modifica e Modifica sorgente. Ciò significa che, nel caso voleste inserire del testo, un’immagine, o anche solo correggere un refuso o migliorare la punteggiatura, cliccando su Modifica vi troverete davanti d’ora in poi una pagina come questa, con in testa una rassicurante barra di comandi simili a quelli di qualunque editor testuale (come quelli di Open Office o di Word, per capirci):

jenkins_modifica

Fino a pochi giorni fa, invece, quello che avreste visto (e che ora resta attivabile con la linguetta Modifica sorgente) è questo (ammettiamolo, molto meno amichevole):

jenkins_sorgente

L’arrivo di Visual Editor sulle varie versioni linguistiche di Wikipedia è frutto di un lungo lavoro di riflessione e di elaborazione di codice. Siamo infatti ancora ad una versione sperimentale, piena di lentezze e problemi che andranno migliorati col tempo (non volevate mica tutto fatto e finito in un colpo solo, vero? Dopotutto, è Wikipedia!). Una presentazione in italiano di VE si trova sulla pagina dedicata, per chi fosse curioso del dibattito che c’è attorno al tema c’è la pagina dei commenti, mentre una bella serie di Questions & Answers si trova sul meta wiki dei progetti Wikimedia, in inglese.

In passato mi è capitato più di una volta di sentire persone lamentarsi del fatto che avrebbero voluto inserire una modifica, ma di essersi scoraggiate davanti al fatto che per farlo avrebbero dovuto impiegare almeno un po’ di tempo a imparare anche solo come inserire un link a una voce già esistente. Il software utilizzato da Wikipedia, MediaWiki, richiede infatti l’utilizzo di un sistema di mark up, generalmente molto semplice ma non del tutto intuitivo. “Come faccio a inserire un link che punti a “biblioteca digitale” anziché a “biblioteca”? Diciamo pure che la risposta non è difficile (doppie parentesi quadre), ma va riconosciuto che non tutti hanno tempo e voglia di mettersi a scoprirla, e perdersi i loro contributi sarebbe comunque un peccato. Così come sarebbe un peccato, in un certo senso, che dopo aver usato VE non venisse loro la curiosità di cliccare su Modifica sorgente per vedere che cosa stanno scrivendo veramente.

Su tutto questo si potrebbe insomma anche fare un ragionamento più ampio che riguarda la necessità di trovare un punto di equilibrio fra due esigenze diverse e altrettanto importanti: mettere a disposizione mezzi che concretamente facilitino un atteggiamento partecipativo da parte di più persone possibili, ma fare anche in modo che il maggior numero di loro imparino a lavorare in rete andando oltre la facciata delle interfacce visuali e aumentino così il livello della propria capacità di lavorare in modo autonomo e consapevole. Al di là dell’interfaccia grafica, al di là del mondo delle app che semplifica e allontana l’utente finale dal codice, al di là della proliferazione degli intermediari. Visual Editor nasce per raggiungere il primo di questi obiettivi, ma se riuscirà ad aprire le porte anche al secondo, a mio parere, sarà riuscito a fare un gran bel lavoro.

(Insomma, non avete più scuse: se vedete qualcosa che non va su una voce, sapete dove cliccare).

2 pensieri riguardo “Visual Editor, la partecipazione e l’autonomia”

  1. Chiunque tu sia, santo/a subito. Se hai visualeditor installato forse sai come ri/farlo. Te la sentiresti di perdere del tempo per installarmelo a me?Sono su altervista. Oppure potrei provare ad installarlo io, con un (paziente) aiuto da parte tua. Grazie mille. Puoi contattarmi su papparappappaATgmail.com Ciao!_Pier Luigi

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