L’insostenibile pesantezza degli ebook reader in biblioteca

Quali sono i luoghi in cui un lettore, che non sia anche un appassionato di tecnologia, dovrebbe avere occasione di toccare con mano un ereader, scoprire finalmente di che cosa si parli quando si dice “schermo non retroilluminato“, valutare magari comparando diversi modelli fra loro e scegliere il suo preferito?
Da alcune parti si ipotizza che le biblioteche potrebbero essere uno di quei luoghi. Qualche biblioteca effettivamente sta facendo sperimentazioni in questo senso. Al di là degli scaffali di tecnologia dei centri commerciali e di alcune catene librarie – in cui gli ereader si vedono spesso abbandonati un po’ a se stessi – potrebbe essere questa una possibile soluzione?

Se volete leggere il seguito di questo post potete farlo su EbookReaderItalia, che mi ha gentilmente chiesto un pezzo su quale sia la mia opinione in proposito. Il post è stato scritto per un pubblico di non bibliotecari: questo e la necessità di stringere tanti argomenti in una forma sintetica spiegano il perché di alcune semplificazioni. O almeno, lo spero!

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