Facebook: timeline, pagine e applicazioni

Alla fine del 2011 Mark Zuckerberg, nonostante la giovana età, ha cominciato ad accusare problemi di vista. E forse, anche di memoria. Come lo sappiamo? Lo sappiamo perché l’intero layout di Facebook ha cominciato ad ingrandire lo spazio dedicato alle immagini trasformando l’innocente foto dell’ultima birra bevuta in un orrore giallastro che troneggia sui nostri profili, e ha reso eternamente ricercabile l’infelice polemica fatta un paio d’anni fa con qualcuno che non ricordiamo neppure.

Eppure no, questa non è una lamentazione contro il nuovo corso di Facebook, neppure se al momento va a cozzare contro l’onesto lavoro fatto per sistemare per bene le pagine dedicate alla nostra biblioteca (o di qualunque altra entità che non sia un profilo personale). Facebook è una piattaforma proprietaria e commerciale, forse per definizione la piattaforma commerciale del web, è sempre mutata sotto i nostri occhi e non ne abbiamo alcun controllo. Giusta o sbagliata che sia la scelta dei suoi sviluppatori, la usiamo gratis e tant’è. Ai sostenitori dei mondi ideali ricordo com’era entusiasmante tentare di promuovere una biblioteca con segnalibri di cartoncino con stampato sopra un logo copiato dalla galleria immagini di Power Point.

Dunque vediamo come usare al meglio questa nuova possibilità, dato che la timeline (così si chiama il nuovo layout) verrà imposta, oltre che ai profili personali, a tutte le pagine Facebook entro il 30 marzo 2012.

Risulta completamente cambiata tutta la parte superiore della pagina, a partire da un’immagine di copertina effettivamente piuttosto invasiva. Si può decidere anche di non attivarla, ma pensate a che cosa volete comunicare: siete una biblioteca di conservazione o puntate sul moderno? Parlate al pubblico di una biblioteca pubblica e volete tenere un tono colorato e informale oppure ad una comunità di ricercatori a cui volete comunicare un’idea di competenza e affidabilità?
Parzialmente sovrapposta alla copertina si trova, quadrata come in precedenza, l’immagine del vostro “profilo” (logo, foto della biblioteca, ecc.). Tenete presente anche l’effetto complessivo delle due immagini insieme.

Sotto questa parte fortemente grafica, si trova una nuova barra orizzontale che comprende in forma di grandi icone appena stondate le informazioni generali e alcuni riquadri. Attenzione! Per default appaiono dopo le informazioni solo 4 riquadri, ma se ne possono aggiungere altri (che risulteranno però meno visibili). Questi riquadri sono l’equivalente dei vecchi tab, in sostanza delle risorse “preferite” messe in evidenza, come i pulsanti che vediamo su tanti siti web. Solo il primo riquadro è standard e non modificabile: si tratta dell’ultima foto postata, e con questo si perde quell’accumulo di foto che precedentemente non dava un risultato esteticamente molto riuscito.
I riquadri successivi vengono presentati per default in quest’ordine: il numero dei like (è il marketing, bellezza!), la mappa, che per una biblioteca va sicuramente bene, anche se i vostri utenti dovrebbero avere già una vaga idea di dove vi troviate ;-) ed eventuali applicazioni che abbiate caricato sulla pagina. Eventi, note e video si possono attivare sotto questa prima fila di riquadri così come si può loro cambiare di posto, anche spostandoli nella parte alta sicuramente più visibile.

Lascio per un momento in sospeso la questione delle applicazioni per continuare a descrivere la pagina base. Si dice che la vera novità della timeline (e sennò perché chiamarla così?) consista nel fatto che contenuti pubblicati anche molto indietro nel tempo diventano ora accessibili in modo abbastanza agile. Per un’istituzione, che si presume pubblichi contenuti controllati, non sorgono problemi. Sulla pagina di cui siete amministratori non dovrebbero trovarsi oggetti imbarazzanti, e se non è così, un problema lo avete, ma non riguarda il layout.
Ciò detto, è comunque possibile, come sui profili personali, cancellare del tutto aggiornamenti o non mostrarli sulla pagina, cioè inserirli nel flusso di notizie visto dai vostri liker ma non sulla pagina. (Per favore, datemi un segno di conferma su quest’ultima funzione, che non sono riuscita a testare).

La timeline vera e propria, ovvero il flusso dei vostri aggiornamenti di stato, è disposta su due colonne anziché una sola, infrangendo in un certo senso l’idea di una semplice linearità temporale degli aggiornamenti. Se sia di lettura più immediata o più dispersiva, lo diranno le nostre abitudini d’uso di qui a qualche mese.
L’aggiornamento di status di per sé non cambia molto: si può scegliere fra Stato, Foto e Fai la domanda (un mini-questionario costruibile in pochi passi).
Nuovo invece il Traguardo: un contenuto databile che spezza il display dei contenuti su due colonne creando una barra orizzontale unica, a cui si possono aggiungere l’indicazione di luoghi, foto e testo. Utile forse per comunicare determinati avvenimenti mettendoli in evidenza (esempio: nel mese x comincia il festival del fumetto).
Un risultato simile (barra orizzontale e font ingrandito) si ottiene anche col comando Notizia in evidenza, evidenziatura revocabile quando non sia più necessaria e che si può, viceversa, anche mantenere sempre in alto nella pagina (esempio: una campagna di promozione particolarmente importante).

Messaggi è una novità importante della timeline: i liker possono contattare direttamente la pagina. Disattivabile a scelta ma, se mantenuta attiva, occorre essere attenti a rispondere.

Sulla destra vedete il pulsante Pannello di amministrazione che vi riassume in modo graficamente piuttosto pulito Notifiche, Messaggi, nuovi like e Insights (il pannello di rilevazioni statistiche che Facebook ha di recente arricchito in modo significativo. Per gli interessati, rimando a Social media ROI di Vincenzo Cosenza). Durante la navigazione troverete questo pannello anche già aperto, in testa alla videata prima ancora dell’immagine di copertina. Ovvio che tutto questo non sarà visibile per i vostri liker.

Chi fosse interessato alle sole funzioni base della timeline può fermarsi anche qui. Un esempio di pagina costruito ad hoc per mostrare una possibile pagina di biblioteca si può vedere alla voce Biblioteca xy.

Chi invece in passato avesse attivato sulla pagina delle vere e proprie applicazioni, è invitato a verificare che cosa ne sia di loro nella nuova interfaccia. In particolare l’aspetto grafico potrebbe essere da rivedere, dato che Facebook ha lavorato tanto sul dimensionamento delle immagini portandole a larghezze decisamente superiori che in passato.

Io ho cercato di seguire i progressi (diciamo pure le manovre di adattamento) di iwipa, applicazione che avevo usato in passato con un buon risultato. Provo a raccontarvi cosa si può fare con questa applicazione anche se raccomando a tutti (specie ai navigatori del futuro che arriveranno su questo post quando le cose si saranno già evolute) di seguire le raccomandazioni, i tutorial e la massa dei commenti degli utilizzatori sulla pagina dell’applicazione.

Il primo tutorial ufficiale, How to move to the new 810px timeline canvas, ci dice come partire, adattando alle nuove dimensioni l’applicazione che avevamo già costruito. In sostanza, si tratta solo di spuntare Load pages with new wide view, portandole da 520 a 810 px di larghezza. L’altezza delle immagini resta 345.
Testo ed eventuale slideshow risultano a posto, mentre occorre invece modificare le immagini caricate con le nuove dimensioni. (Attenzione! In Configuration for Slideshow ci sono ancora le istruzioni vecchie, che indicano una larghezza immagini di 520. Ignoratele).

Il secondo tutorial, How to customize your icon in the new facebook timeline layout, raccomanda di modificare l’icona di default con una delle esatte dimensioni di 111 per 74 px, e di aggiungere un testo personalizzato alla scheda che incoraggi l’utente ad utilizzarla. Nell’esempio di Biblioteca xy ho lasciato  per chiarezza l’immagine precaricata e ho modificato il testo in ‘iwipa app’. Il tutto si fa velocemente da Pannello di amministrazione > Gestisci > modifica pagina > Applicazioni.

Ma il punto forte di iwipa stava nella possibilità di farne la landing page della propria pagina per chi non fosse loggato sulla piattaforma e per i non liker. Ora Facebook ha rimosso la possibilità di scegliere una landing page qualunque, e quindi fine. E’ un problema a cui gli sviluppatori di iwipa suggeriscono di ovviare in due modi: sostanzialmente, abbracciando la nuova logica delle pagine e puntando a curare molto i riquadri sotto l’immagine di copertina, punto effettivamente felice in cui si visualizzano le applicazioni col nuovo layout. Creare applicazioni per i contenuti più importanti, tenerle aggiornate e curare l’aspetto grafico delle icone e il testo di accompagnamento potrebbero ovviare al problema. Inoltre, si può sempre prendere in considerazione l’idea di utilizzare, dall’esterno della piattaforma, i link che puntano direttamente alle applicazioni piuttosto che quello generico della pagina, che porta per default alla bacheca.

Il tutorial How to rearrange/move your icons around in timeline mostra esattamente come lavorare sul posizionamento dei riquadri (ricordate che solo il primo, quello delle immagini caricate, è fisso).

Completa l’opera di adattamento di iwipa The full tour of the new timeline layout for facebook pages, sintetico e utile come nella tradizione di questa applicazione.

Questo è tutto. Sufficiente per migrare serenamente la pagina sulla nuova timeline, ma con la raccomandazione di non fermarsi qui e pensare anche ad utilizzi più creativi delle nuove funzioni.

Infine una nota: ho parlato solo di pagine. Se, come è capitato a molti, avete aperto un profilo personale intestandolo alla biblioteca, sappiate che è un errore. Non persistete. Migrate e ricominciate da capo. Facebook stessa col tempo ha messo a disposizione uno strumento per farlo, io non ho mai testato la procedura ma potete provare a farlo partendo ad esempio da qui.

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